Nuove battaglie per tempi moderni.
La citazione del famoso gioco made in DICE non è involontaria, ormai l'hi tech arriva nei tribunali di tutto il mondo, e non per portare innovazioni bensì per cause milionarie tra multinazionali che si citano e controcitano per brevetti infranti:
"Nokia cita Apple accusandola di aver violato ben cinque brevetti dell'azienda finlandese con iPhone e l'iPad. Apple a sua volta cita in tribunale Htc per l'utilizzo di un cospicuo numero di tecnologie registrate dalla casa della Mela bianca. Htc trova sponda in Microsoft, con cui ha siglato un'intesa sulla proprietà intellettuale. Il cerchio si chiude con la controcausa di Apple verso Nokia, in cui si accusano i finlandesi di aver infranto tredici brevetti dell'iPhone.
Motorola , che accusa Cupertino di aver violato diciotto brevetti, tra cui alcuni riguardanti la tecnologia multitouch degli schermi di iPhone e iPad. Punti importanti tra l'altro dei reclami legali che Apple ha sollevato verso Htc, che se dovessero essere invalidati da future sentenze a favore di Motorola produrrebbero un effetto a catena. Su cause collegate direttamente e con buona probabilità anche più in generale, essendo la materia particolarmente nebulosa e la giurisprudenza ancora carente. L'azienda di Steve Jobs ha comunque risposto a Motorola con una pesante controcausa "
e si continua anche con battaglie sulle web application:
"Non è più possibile per Facebook ad esempio importare direttamente una rubrica Gmail di un utente: Google ha negato questo tipo di utilizzo con una motivazione semplice: Facebook non consente l'operazione reciproca con i suoi dati"
e via così in un turbine di accuse, controaccuse e milioni spesi, anzichè in ricerca, in avvocati e cause.
la nostalgica era dei pionieri negli scantinati e finita, ahimè a carte bollate.
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