Wikileaks, il sito sulla bocca di tutti (e sugli schermi di ancor più persone) si conferma essere preso letteralmente d'assalto.
Molti utenti lamentano il sito irraggiungibile per lunghi periodi di tempo, infuriandosi e dando la colpa ai governi dei più disparati paesi.
Analizziamo però la situazione:
wikileaks si pone nel 944 rank alexa (http://www.alexa.com/, il ranking mondiale di accesso ai siti)
nell'ultimo anno ha ricevuto donazioni per circa 1 mln di dollari.
i suoi creatori hanno forato i firewall della più potente nazione del mondo e saccheggiato i loro database, senza venire scoperti.
ora, un traffico di dati generato dagli accessi simultanei dovuti alle introduzioni di nuovi contenuti (peraltro molto pubblicizzati) significa mettere decisamente sotto stress i provider, e nella maggior parte dei casi rende irraggiungibile il sito stesso.
Parliamoci chiaro, se un governo vuole rendere un sito irraggiungibile, legalmente o illegalmente, lo fa.
Potrebbero farlo in centinaia di modi diversi.
Più ci penso e più mi sembra strano e raffazzonato, a livello tecnico, il sito.
Ore di down al cambio dei provider, l'identità del creatore svelata (mettendo a suo dire a rischio l'incolumità dei propri familiari), l'incapacità di gestire la mole di accessi... tutto troppo amatoriale.
A prescindere dal tipo e dalla qualità di contenuti, dovrebbe venire da chiedersi come mai, il più grande Hacker del mondo cada in errori così grossolani.
La risposta la colgo nella intestazione stessa del sito:
WikiLeaks is a non-profit media organization dedicated to bringing important news and information to the public. We provide an innovative, secure and anonymous way for independent sources around the world to leak information to our journalists. We publish material of ethical, political and historical significance while keeping the identity of our sources anonymous, thus providing a universal way for the revealing of suppressed and censored injustices.Niente geni della programmazione, niente superHacker, solo un webmaster che non sa gestire la propia creazione.
Sono proprio le soluzioni più semplici quelle che in genere vengono trascurate.
Arthur Conan Doyle